martedì 16 ottobre 2007

barista....


... just for one day!! ed ecco il Lino's coffee a pieno regime, con una barista prestata dalle montagne olimpiche giusto per l'occasione... ;-)
e tra avventori occasionali e facce amiche, ci siamo anche divertiti!!
al prossimo caffè, ragazzi!!

lunedì 8 ottobre 2007

il caffè dei viaggiatori

non amo fare pubblicità (nonostante per lavoro mi occupi sempre di più di marketing), ma un piccolo post a Stefano e Antonio e al loro caffè (di prossima apertura) lo dedico con affetto.

perchè sarà un caffè speciale dove si respirerà aria di viaggi e miraggi (soprattutto nelle grigie giornate invernali, quando non si sogna altro che mete esotiche e lontane), con un televisore al plasma che ininterrottamente proietterà le immagini delle mete visitate da questi 2 viaggiatori per spirito e vocazione. un angolo di bookcroosing con una lunga lista di testi e guide di viaggio. e persino un'area wi-fi dove potersi collegare gratuitamente ad internet col proprio portatile.

dedico questo post al coraggio e alla fiducia di 2 amici che hanno saputo e voluto credere fino in fondo alla possibilità di realizzare un sogno. rischiando il tutto per tutto.
per questo, assieme ai nostri in bocca al lupo più sinceri, lancio un invito a tutti ad andarli a trovare per gustare un ottimo caffè e fare 2 chiacchiere con qualcuno che ancora ama girare e conoscere questo nostro sconfinato mondo zaino in spalla, occhi spalancati e mente aperta.
con quello spirito di scoperta e incanto che ancora, nonostante tutto, può farci dire "what a wonderful world".

buon caffè e buon viaggio a tutti!

giovedì 4 ottobre 2007

la giovinezza del fitness

Scusate se ritorno ancora sull'argomento Police, ma ieri sera ho letto un po' di recensioni sulle testate e mi è letteralmente saltata la mosca al naso.
Non tanto perchè qualcuno scrive dei pareri sui quali musicalmente un po' dissento, quanto per i tanti che si sono accaniti - a sproposito - soltanto sull'età dei tre o degli spettatori presenti.
Scrivo per (ma vorrei dire contro) le tante penne di fama nazionale, primo fra tutti Culicchia che - forse smemorato di aver fatto la sua fortuna proprio cavalcando i temi giovanilistici - riduce l'evento Police a un fatto di pancette e stempiature, parlando non del fatto che seppero sfuggire ai clichè del rock - già allora a volte stantii, oggi a dir poco asfittici - ma di capelli biondi e ossigenature, ancora una volta riducendo il rock a un fatto di costume.
Eppure proprio i tre puntarono fin da subito tutto sulla musica e sulla presenza scenica, ma quella fatta di energia e interplay (qualcuno degli eminenti critici ha mai sentito questa parola e sa cosa significa?) non certo quella degli abiti di scena o dell'eyeliner che di lì a poco sarebbe comparso anche sulle palpebre dei maschietti. Persino le copertine furono sempre molto scarne: una foto dei tre, un logo, giusto un po' di superego ma senza strafare.
Niente filmati, niente pupazzi e abiti di scena, il massimo che si concedevano era una maglietta a righe e le luci rosse durante roxanne.
Certo non hanno mai negato di essere bellocci ma solo in un paese come l'Italia si puo' continuare a parlare solo di quello anche oggi che hanno 60 anni.
L'altra sera si sono sentiti brani che a distanza di 25 anni suonano ancora freschi come se fossero scritti oggi, alla faccia di chi odiernamente non sa che pesci pigliare e rimesta il fondo della polenta.
Eppure - quasi - tutti lì a scrivere della loro smagliante forma fisica, come se quello fosse il motivo per cui stanno facendo un tour mondiale sold out tutte le sere.
Si riduce la giovinezza a un fatto fisico, come se qualche capello bianco fosse responsabile del mio diritto a fare o ascoltare musica intelligente, del diritto - ma dovrei scrivere dovere - di tutti ad essere ancora giovani mentalmente, di avere ancora un domani fatto di "chi lo sa" e un presente con delle emozioni forti.

A questi sapientoni che pensano che raggiunti i quaranta ci si debba accomodare in poltrona dedico i versi di un brano di Dave Matthews, che recitano più o meno così

Forget about the reason
And the treason we are seeking
Forget about the notion
That our emotion can be kept at bay
Forget about being guilty
We're not innocent instead
For soon we will all find our lives swept away

mercoledì 3 ottobre 2007

looking back.... but not in anger!!

già. perchè non è stata una serata nostalgica di un passato che è stato e che ora non è più. o per lo meno non solo.
certo, è inevitabile ripensare a sè stessi e a quegli anni '80, in cui la musica, la cultura, l'arte venivano scossi da una serie di movimenti e innovazioni forse tecnicamente non comparabili a quanto avvenuto nel precedente decennio, ma che senz'altro hanno lasciato un segno nella storia e in chi in quegli anni si affacciava al mondo.
non è stata una reunion all'insegna del "quant'eravamo bravi e quant'è bella giovinezza". no. perchè tecnicamente ed emotivamente questi 3 maestri hanno dimostrato di saper fare ancora musica di classe e travolgente (tant'è che il pubblico non era composto solo da 30-40enni con la lacrimuccia ma anche da molti 20enni), e di poter insegnare ancora molto.
fa effetto pensare alla voce di Sting che ancora spacca il silenzio come una crepa in un lago ghiacciato. pura. cristallina. energica. irraggiungibile.
fa effetto pensare a un Andrew Summers che non si ferma un secondo dei suoi 64 anni e suona come se ne avesse ancora 20 di meno, saltando e correndo sul palco nonostante pancetta e doppiomento.
e per la sottoscritta, fa effetto vedere uno Stewart Copeland magnifico. sì, assolutamente magnifico. potente. eclettico. camaleontico. incredibilmente affascinante tra gong e batteria. una folgorazione, per me che, non ci crederete, ho sempre nutrito una passione segreta e particolare per lo sfuggente e nervoso figlio di un agente della CIA.
insomma... disorganizzazione organizzativa a parte (il solito overbooking ha costretto anche sottoscritta e consorte a godere lo spettacolo dalla balaustra del 3 anello), lo spettacolo ha pienamente soddisfatto le mie sovraeccitate aspettative.
e, lo confesso. la lacrimuccia è scappata. per quanto trascinata emotivamente da can't stand losing you, con every breath you take non ce l'ho fatta. e ho sentito in una botta dentro di me i miei 20 anni, è stato come frullarsi in 5 minuti passato e presente.
ma senza rimpianti. anzi. oggi questo concerto me lo sono goduto come forse non avrei fatto 20 anni fa.

The Police are back!!!

Per il mio tredicesimo compleanno mi feci regalare 150 mila lire da spendere in dischi: avevo la mente annebbiata dal rock e le tasche ovviamente vuote.
Così entrai nel negozio migliore del paese di allora (si chiamava Lion Music, me lo ricordo ancora) e uscii con un sacchettone di vinili, tra cui c'erano anche l'appena uscito Synchronicity e Ghost in the Machine.
Tempo una settimana e fu folgorazione per questo trio inglese che vendeva adrenalina senza svendere l'intelligenza. In capo a qualche mese mi ero procurato la discografia completa e sognavo i miei 15/16 anni con il permesso di andarli a vedere dal vivo.
Purtroppo ho dovuto aspettare molto di più, ma ne è valsa la pena.

La Tama di Stewart Copeland mi provoca ancora un tuffo al cuore, Sting non salta più come quando strizzavano l'occhio al punk ma canta come non mai e Summers svolge il suo lavoro con la solita intelligenza. Forse suoni non proprio all'altezza per i primi pezzi, ma poi la situazione va migliorando e d'altronde oggi suonano al Delle Alpi, mica al Marquee....

Chi si aspettava un greatest (io un po' lo temevo) si trova subito spiazzato perchè dopo Message in a Bottle infilano Synchronicity II e tra un hit e l'altro trovano posto un'immensa Driven to Tears, Voices inside my head ed altri pezzi che urlano forte "questa non è solo un'operazione commerciale: siamo i Police e siamo tornati!"
E così davanti a Wrapped around your finger i 65mila sono in religioso silenzio, ipnotizzati dalla magia di vedere ancora i tre e di sentirli in gran forma, mentre Every breath you take provoca un'orgia di telefonini che hanno ormai sostituito gli accendini in queste situazioni.

Hanno scritto fiumi di parole per descrivere la loro musica, hanno scritto che era il rock filtrato dal punk con le ritmiche reaggae, hanno scritto che era il jazz-rock che incontrava il reggae con un approccio punk, ma voi definireste la nutella "una crema alla nocciola"???

E allora band di tutto il mondo tremate, perchè... The Police are Back!

martedì 2 ottobre 2007

... they're here, finally!!!



ebbene sì... questa sera i Police suoneranno allo stadio delle Alpi per la loro unica data italiana... inutile dire che non vediamo l'ora!! abbiamo atteso da mesi questo concerto, l'unico che entrambi riusciremo a vedere della band (visto che da fanciulli, quando consumavamo i loro dischi, non abbiamo avuto questa opportunità...), e perciò... ancor più atteso. ovviamente, posteremo impressioni, emozioni, e quant'altro sul blog e ci auguriamo che questo spettacolo possa davvero essere unico. e indimenticabile. so... bring on the show!! see you.