lunedì 13 agosto 2007

Welcome to the United States


Per qualcuno - decenni fa - varcare la porta degli Stati Uniti ha significato Ellis Island e quarantena.

Per noi molto più prosaicamente…. coda in auto.

Il grande traffico – nota comune della West Coast – e le ferree procedure doganali creano infatti code chilometriche in ingresso dal Canada e noi ne abbiamo fatto le spese.

Entrati nel grande piccolo paese (le contraddizioni qui sono di casa) abbiamo trovato casette fatiscenti e grandi praterie, barboni e jeepponi, miserie e nobiltà.


Fra le nobiltà sicuramente Seattle ci ha regalato un bel pomeriggio: lo Space Needle accostato al Museo della Fantascienza e della Musica – capolavoro di F.O. Gehry – costituiscono insieme uno scenario pazzesco, di fronte al quale abbiamo intasato le memory card delle nostre macchine fotografiche.


I due musei valgono senz’altro una visita: in entrambi i campi gli americani hanno sicuramente qualcosa da dire. Tuttavia a noi è parso che entrambi siano un po’ confusi, disorganici… insomma anche qui prevale quell’atmosfera di precarietà che più volte abbiamo osservato in questo paese.

La serata si è conclusa con una capatina al Pike Market, enorme mercato ittico e non solo di Seattle. Come dire: immaginate i mercati generali, moltiplicateli per tre (qui tutto è big) e conditeli in salsa americana, molto probabilmente sarete vicini a cio’ che Pike Market è.

Ma l’atmosfera straordinaria di un maiale con le ali al crepuscolo probabilmente si puo’ apprezzare solo venendo qua…


3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao ragazzi! Mi fate venire in mente il mio anno a Tumwater...ci passerete di sicuro (se non l'avete gia' fatto, dall'autostrada si vede lo stadio della mia scuola) e' di fianco ad Olympia! Avete visto come lanciano i salmoni giganti al mercato del pesce? Posto bellissimo quello! Godetevi Washington State, vedrete come cambieranno i colori andando verso sud...
Baci,

Lo

Alessia ha detto...

E allora quando ti decidi a portarmici?!?!?!?

RadioLondra2000 ha detto...

caro Lo,
purtroppo non siamo riusciti a passare per la tua vecchia scuola perchè, dati i km, abbiam preso 1 aereo da Seattle a Sanfra. mi spiace non esser andata anche al Mount St. Helens, ma in questo enorme paese tutto è davvero big, soprattutto le distanze.. vorrà dire che ci andremo 1 altra volta, magari tutti assieme!!
1 abbraccio